📘 La figura e l'opera di Adolfo De Bosis sono state oggetto di alcuni studi a carattere biografico e critico. Gli spogli bio-bibliografici del passato hanno evidenziato come il direttore del "Convito" fosse non solo un affezionato sodale di D'Annunzio e Pascoli, con i quali intrattenne una importante corrispondenza, ma anche uomo dalla raffinata e speciale sensibilità, dote, questa, che lo accomuna a esponenti ben più famosi del decadentismo europeo come Wilde o Stefan George. De Bosis fu anche poeta di robusta vena e lo studio di Giorgio Pannunzio, ricco di fonti e di riferimenti agli epistolari, cerca di individuarne le caratteristiche critiche ed esegetiche in un ottica sostanzialmente semasiologica.