📒 Excerpt from Scritti Editi e Inediti, Vol. 5: Politica, Vol. IIIA me non importa nè, la Dio mercè, importò mai di fama che potesse venirmi da ciò ch'io scrissi o tentai; dacchè, se non giovai, non la merito, e se giovai, il fatto stesso d' aver giovato parmi ricompensa che basti. Ma il pensiero di ripubblicare, raccolte, ordinate, accresciute, le cose mie e oggi forse meno inopportuno di prima; ond' io vi ajuter'o, anche per gratitudine agli amici che lo suggerirono, nell' impresa, come, tempo e casi concederanno e sulle norme che vi trasmette l' amico. Gli scritti che io diffusi nel corso di trent' anni in Italia e fuori costituiscono innegabilmente un documento storico di qualche importanza e rappresentano il primo periodo del moto italiano. Parlai, quando tutti tacevano. E se la gioventù d'italia si commosse alle mie parole, segno è che le mie parole rispondevano a tendenze occulte, ma potenti e inge nite e scese attraverso lunghe tradizioni storiche fino a' di nostri. Importa al futuro sviluppo del popolo italiano accer tarle. Importa accertare in nome di che morissero, dal 1831 fino al 1859, i Martiri, soli veri iniziatori del nostro moto. Importa che non si sperda la memoria dei primi indizi della terza vita d' Italia. Oggi, una scuola sorta non dalle tradi zioni del libero Genio Italiano, ma da dottrine di monarchie straniere incadaverite, s'è, strisciando fra le sepolture dei nostri Martiri, impossessata del terreno fecondat...