📖 Excerpt from Vite di Uomini Illustri del Secolo XV, Vol. 2: Scritte da Vespasiano da Bisticci, Rivedute Sui Manoscritti da Ludovico FratiV Era in questo tempo in Firenze papa Eugenio, dove si trovavano moltissimi singulari uomini; e per questo acquistò frate Ambrogio assai riputazione, per essere conosciute le sua virtù. Sendosi partito papa Eu genio da Firenze, e andato a Ferrara, e chiamatii Greci che passassimo in Italia, a fine che si correggesse quello errore che avevano colla cristiana religione, vennono a Ferrara alle spese del pontefice; e desiderava ch' eglino s'unissino colla Chiesa romana. Sendo cominciata la mortalità a Ferrara, papa Eugenio se ne venne (i) a Firenze, e vennonvi i Greci; e fu diputata in Sancta Maria Novella la sala della sua residenza, che ogni di vi si disputasse per la parte de' Greci e de' Latini. Quivi si trovavano infiniti singulari uomini per una parte e per l' altra, in fra' quali era del continovo frate Ambrogio; ed eravi uno interprete, il nome del quale era Nicolò Secondino. Che fu da Negroponte, istato di poi colla Si gnoria di Vinegia, e mandato per ambasciadore al re Alfonso, che interpretava nell' una lingua e nell' altra, ch' era cosa mirabile: trasferiva in latino sanza-ignuna difficultà quello che dicevano in greco, e cosi traduceva di latino in greco E alcune volte, quando non vi poteva venire Nicolò, sopperiva (3) lui; chè non V' era altri che l' avessimo saputo (4) fare, se non quest...