📘 Il testo analizza le dinamiche perverse innescate dal potere usurpatorio. L'individuo, senza un ordine politicamente stabilito e legittimo, coglie lo stato di bellum omnium contra omnes. Attanagliato dalla paura ossessiva della morte violenta, prova ressentiment verso l'usurpatore a tal punto da ordire arzigogolati complotti per detronizzarlo. Parallelamente, il tiranno, consapevole della precarietà del potere-privilegio che detiene, cade preda di logoranti tormenti interiori. Al fine di analizzare le dinamiche del meccanismo usurpatorio la produzione drammaturgica di Shakespeare risulta particolarmente emblematica. L'autore riesce con pregnante carica poetica e simbolica a mettere in scena il tormento interiore/privato e politico/pubblico che anima gli individui. Oggetto di studio sono tre tragedie, che formano una climax ascendente di eventi e stati d'animo: dal limbo del non agire di Amleto, al buio interiore di Macbeth, alla perfidia razionalizzata di Riccardo III. Il testo è frutto del lavoro di ricerca condotto nel 2003 per il conseguimento della laurea triennale in Analisi dei Fenomeni Sociali e Politici, facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Messina.